Detrazione 50% per ristrutturazione edilizia: anche se il figlio
è già proprietario dell’immobile, può ereditare comunque il beneficio dal padre
defunto
L’Agenzia delle Entrate con la circolare 18E/2016, tra gli altri
argomenti trattati, affronta anche il caso del trasferimento dell’agevolazione
fiscale dal padre defunto (che ha sostenuto le spese) al figlio (già
proprietario) che ha ceduto in comodato l’abitazione al padre.
In linea generale, il testo unico delle imposte sui redditi (dpr
917/1986) prevede che in caso di decesso del soggetto che ha effettuato i
lavori e che sta usufruendo della detrazione, il beneficio si trasmette
all’erede che conserva la detenzione materiale e diretta del bene. Se il padre
ha effettuato la ristrutturazione sulla casa di sua proprietà, infatti, alla
sua morte il figlio eredita, oltre alla casa, anche la detrazione.
La questione affrontata dall’Agenzia riguarda, invece, un caso
più particolare: al momento della morte del padre, l’immobile era di
proprietà del figlio, che l’aveva concessa in comodato d’uso al
padre. Questi aveva effettuato degli interventi di ristrutturazione per i
quali, al momento della morte, stava ancora usufruendo della detrazione del
50%.
Pertanto, la casa in questione non rientrava nell’asse
ereditario.
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il figlio, in quanto
erede e proprietario dell’immobile, ha diritto a fruire della detrazione, in
quanto viene mantenuta la detenzione materiale e diretta dell’immobile. Di
conseguenza, per continuare ad usufruire del bonus, il proprietario non dovrà
cederlo o affittarlo.
Fonte: web
01-06-2016
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