14 marzo 2017

Bonus ristrutturazioni edilizie

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul suo sito “Agenzia informa”, un vademecum che illustra regole e modalità da seguire per poter accedere al bonus per le ristrutturazioni edilizie e che tiene conto delle novità sul tema contenute nella Legge di bilancio 2017. Trovano spazio nella guida anche le indicazioni fornite dall’Agenzia nei documenti di prassi sugli adempimenti necessari per richiedere l’agevolazione.
Tra le principali novità segnalate: la proroga per tutto l’anno 2017 del bonus mobili e del bonus ristrutturazioni edilizie, nuove istruzioni e tempi più ampi per effettuare gli interventi di adozione di misure antisismiche.
Bonus mobili e ristrutturazioni prorogati per tutto il 2017 – La Legge di bilancio 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 la maggiore detrazione Irpef del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con un tetto massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. È prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato. La detrazione del 50% spetta sulle spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Attenzione, però, per gli acquisti che si effettueranno nel 2017 potrà essere richiesta solo se è stato effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1 gennaio 2016.
Detrazioni per gli interventi antisismici – Tra i contenuti della guida, anche la nuova detrazione d’imposta del 50%, introdotta per il periodo compreso tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, legata alle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche su edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), con un importo complessivo pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione fiscale sale al 70% della spesa sostenuta (75% per gli edifici condominiali) se, dalla realizzazione degli interventi concernenti l’adozione di misure antisismiche, deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore e aumenta all’80% (85% per gli edifici condominiali) se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Le indicazioni dell’Agenzia – La nuova guida riporta, tra le novità, anche le indicazioni fornite dall’Agenzia in alcuni documenti di prassi emanati recentemente. Tra queste, ricordiamo quella sui beneficiari della detrazione, tra i quali rientrano a pieno titolo anche il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato (risoluzione n. 64/E del 28 luglio 2016). Un’altra indicazione è quella riguardante il pagamento con bonifico. Sono validi, ai fini della detrazione, anche i bonifici effettuati tramite conti aperti presso gli “Istituti di pagamento”, cioè le imprese, diverse dalle banche, autorizzate dalla Banca d’Italia a prestare servizi di pagamento (risoluzione n.9/E del 20 gennaio 2017).
fonte: web
14-3-2017

8 marzo 2017

Un seminterrato da Abitare

Nuova possibilità concessa dalla recente approvazione della L.R. 148/2017 per il recupero dei seminterrati.
La legge è stata approvata lo scorso 28 febbraio e dovrebbe entrare in vigore presumibilmente entro il prossimo mese di luglio.
Al momento non ci sono indicazioni precise sui requisiti normativi necessari ma solo alcune indiscrezioni comunque fondate.
In estrema sintesi: per tutti gli edifici esistenti (per i nuovi si dovrà attendere 5 anni dalla data di ultimazione, come per i sottottetti un tempo) è concessa la possibilità di recupero di spazi seminterrati da destinare ad abitazione, terziario o commerciale. I locali dovranno avere almeno 2.40 m di altezza e aeroilluminzione naturale (o con opportuni sistemi tecnologici).
Il recupero non è considerato come nuova costruzione, saranno applicati oneri in relazione al tipo di intervento.
Fonte: arch. Valerio Tolve (architecture and design - Politecnico di Milano)
08-03-2017
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