Il Sisma del Centro Italia ha lasciato centinaia di
famiglie senza casa, ma quel che è peggio è che sulla maggior parte degli
immobili distrutti continuano a gravare le rate dei prestiti. Chi non ha
sottoscritto un'assicurazione casa può comunque ottenere la sospensione mutuo
terremoto: ecco come richiederla presso diversi istituti bancari.
Nonostante
bussino continuamente alle porte degli italiani per riscuotere rate e
interessi, le banche non rimangono insensibili difronte ad eventi catastrofici
come il Sisma del Centro Italia. Per questo istituti di credito consentono di
ottenere la sospensione mutuo terremoto e prestiti agevolati.
E’
stata l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana a mobilitarsi immediatamente in
seguito al terremoto del Centro Italia. Dal 24 agosto scorso infatti le banche
hanno preso provvedimenti urgenti, ispirati da sentimenti di solidarietà nei
confronti dei clienti che hanno perso case e aziende, ma tutto ciò è stato possibile
anche grazie all’intervento tempestivo della protezione civile e di tredici
associazioni di consumatori, hanno portato avanti una forte campagna di
sensibilizzazione.
La
sospensione mutuo terremoto consiste nell’interruzione temporanea dei mutui
tanto in favore di chi, non munito di assicurazione casa è rimasto totalmente privo
dell’abitazione, quanto nei confronti di tutte quelle persone che hanno subito
danneggiamenti parziali. E’ possibile richiedere la sospensione della sola
quota capitale (non anche degli interessi, che purtroppo continueranno a
maturare) fintanto che non vengano emanati provvedimenti di agibilità degli
immobili, comunque, per un periodo non superiore ad un anno, salvo condizioni
più favorevoli accordate dalla banca a clienti specifici.
E’
bene ricordare che sospensione non equivale ad esenzione dal pagamento, perché
ripristinate le normali condizioni di abitabilità il cliente dovrà comunque
restituire le rate interrotte, pure senza oneri aggiuntivi.
Soltanto
i soggetti colpiti dal sisma del Centro Italia, residenti in uno dei Comuni
coinvolti potranno usufruire dell’agevolazione, riservata sia ai privati che
alle imprese. Possono chiedere l’interruzione delle rate tutte le persone
titolari di mutui ipotecari relativi agli edifici distrutti inagibili o
inabitabili, anche in modo parziale, oppure relativi alla gestione di attività
di natura commerciale ed economica svolte nei medesimi edifici.
Per
avviare la sospensione mutuo terremoto è necessario rivolgersi al servizio
clienti della propria banca ed inoltrare apposita richiesta allegando i
documenti comprovanti il danno subito, ma può essere sufficiente la sola
autocertificazione.
Sui
portali web di CheBanca! e Unicredit è possibile leggere maggiori dettagli
sulla sospensione mutuo terremoto, fermo restando che anche le altre banche
hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione avviata dopo il Sisma in
Centro Italia.
l’interruzione
delle rate può essere richiesta entro il 30 novembre 2016 optando per la
sospensione dell’intera rata o per la sospensione della sola quota capitale per
un periodo non superiore a 12 mesi. La sospensione verrà applicata a
partire dalla prima rata in scadenza successiva alla richiesta.
L’interruzione dell’intera rata, senza oneri aggiuntivi, comporterà solo il
prolungamento dei finanziamenti.
Ecco
l’elenco dei Comuni interessati:
Castel Sant’Angelo sul
Nera;
Visso;
Ussita;
Preci;
Camerino;
Tolentino;
Pieve Torina;
Norcia.
Anche
Unicredit ha pubblicato un avviso ai clienti residenti dei Comuni e nelle
Province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, Macerata, Fermo, Terni e nei Comuni
di Montereale, Capitigano, Capotosto (AQ), Valle Castellana e Rocca Santa Maria
(TE) inerente la sospensione mutuo terremoto. I titolari di mutui
ipotecari o di mutui chirografari e ipotecari relativi a edifici distrutti o
inagibili o danneggiati anche parzialmente, ovvero alla gestione di attività di
natura commerciale ed economica svolta negli stessi edifici, potranno chiedere
l’interruzione delle rate per 12 mesi, ma anche ottenere nuovi prestiti
agevolati facendo richiesta entro il 30 novembre 2016.
Fonte:
articolo trovato sul web
23-11-2016
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