Per
i contratti transitori, la cui
durata non può superare i 18 mesi
(vedi ad esempio i contratti stagionali), il versamento deve essere effettuato
anticipatamente in unica soluzione..
una
durata compresa tra 1 e 18 mesi implica che il contratto sia di tipo
transitorio.
Imposta di registro e tipologie di immobili
Una circolare dell'Agenzia delle Entrate (n. 27 del 4/8/2006) ha
chiarito che, ai fini della determinazione della tipologia dell'immobile, fa
fede la categoria catastale di
appartenenza a prescindere dall'effettivo utilizzo.
La
tassa di registro si calcola in percentuale sull'importo del canone di
locazione in base alla tipologia dell'immobile locato:
-
Fabbricato ad uso abitativo: 2% del canone annuo moltiplicato per
il numero delle annualità; per i fabbricati ad uso abitativo a canone
concordato vi è una riduzione del 30% se l'immobile è ubicato in uno dei comuni individuati
dall' art.
1 DL 551/98.
-
Fabbricato strumentale: 1% del canone annuo per il numero di
annualità, se la locazione è effettuata da un soggetto passivo Iva
oppure il 2% da altro soggetto. Per
"soggetto passivo Iva" si intende chi, nell'esercizio di imprese o di
arti e professioni, effettua cessioni di beni o prestazioni di servizi soggette
all'Iva; in altri termini è colui che nell'espletamento di una qualsiasi
attività lavorativa è soggetto all'imposizione dell'Iva.
-
Fondo rustico: 0.5% del corrispettivo annuo
moltiplicato per il numero delle annualità.
-
Altro immobile: 2% del corrispettivo annuo
moltiplicato per il numero delle annualità.
Lo
stesso trattamento degli immobili ad uso abitativo si applica anche per la
locazione di box, cantine e pertinenze annesse all'immobile locato.
Gli
immobili strumentali per natura
sono quelli che non possono essere destinati ad un altro uso senza radicali
trasformazioni ed in pratica sono quelli utilizzati per l'attività lavorativa;
ad esempio rientrano in questa tipologia gli uffici e gli studi professionali
(categoria A/10), i negozi e le botteghe (categoria C/1), i magazzini
sotterranei per depositi e derrate (categoria B/8) etc.
Un
terreno non agricolo é soggetto
all'aliquota del 2%, un terreno
agricolo segue lo stesso trattamento degli immobili 'Fondo Rustico'.
Contratti Commerciali
Con
il termine 'contratto di locazione
commerciale' si intende un contratto di locazione avente per oggetto un
immobile strumentale per natura.
La
normativa in vigore (D.L. 223/2006) ha stabilito che per i contratti commerciali
l'imposta di registro sia pari all' 1%, sempre che il locatore sia un soggetto
"passivo Iva".
L'imposta
si applica in tale misura a prescindere dal fatto che il locatore abbia optato
o meno per l'assoggettamento Iva o che il contratto stesso sia esente Iva (art.
10 DPR 633/1972).
Se
il locatore non è soggetto all'imposizione Iva, la registrazione del contratto
è comunque assoggettata all'aliquota del 2%.
Contratti a canone concordato
I
contratti di immobili ad uso abitativo a canone concordato, sono quelli quelli stipulati in base a
"contratti-tipo" concordati dalle associazioni di categoria.
Tali
contratti usufruiscono di una riduzione
della tassa di registro pari al 30%.
La
riduzione si applica per tutta la durata del contratto, anche in caso di
pagamento rateale anno per anno.
Pagamento tasse
Per
i contratti di locazione di immobili urbani che durano più anni si può
scegliere di pagare in un unica
soluzione, al momento della registrazione, l'imposta dovuta per l'intera
durata del contratto oppure versare l'imposta ratealmente, anno per anno, tenendo conto degli aumenti Istat,
entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.
Chi
sceglie di pagare per l'intera durata del contratto ha diritto a uno sconto, che consiste in un sconto pari
alla metà del tasso di interesse legale
moltiplicata per il numero di annualità.
Nel
caso di pagamento rateale il versamento relativo alla sola prima annualità
dovrà fare attenzione alle somme calcolate, la tassa relativa alla
registrazione del contratto non può essere inferiore a € 67,00; questo anche se
versato in un'unica soluzione per più annualità.
Se
il contratto viene disdetto
prima del tempo e l'imposta di registro è stata versata per l'intera durata,
spetta il rimborso dell'importo
pagato per le annualità successive a quella in cui avviene la disdetta del
contratto.
Sul
deposito cauzionale versato
dall'inquilino non è dovuta l'imposta di registro; se però il deposito è pagato
da un terzo estraneo al rapporto di locazione, va versata l'imposta nella
misura dello 0.5%.
Registrazione del contratto
La
registrazione va effettuata entro trenta
giorni dalla data di stipula del contratto.
Per
i contratti di locazione stipulati con scrittura privata la richiesta di
registrazione ed il versamento dell'imposta di registro possono essere eseguiti
da una sola delle parti contraenti.
Il
pagamento spetta al locatore ed all'inquilino in parti uguali, se non
diversamente stabilito nel contratto, ma in ogni caso essi rispondono 'in
solido' del pagamento dell'intera somma dovuta.
Le
modalità di registrazione sono due, quella in forma cartacea presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate, previo
pagamento dell'imposta di registro e quella in forma telematica con pagamento online della tassa di registro; viene
precisato che chi possiede più di 10 immobili e gli intermediari sono obbligati
a registrare telematicamente.
Prima
di presentare la richiesta occorre effettuare il versamento tramite modello
"F24 Elementi identificativi" o utilizzando il modello di richiesta
di addebito sul proprio conto corrente.
Unitamente
al modulo con la richiesta occorre consegnare il contratto di locazione da
registrare (due copie firmate in originale) apponendo le necessarie marche da
bollo; l'ufficio rilascerà apposita ricevuta.
Imposta di Bollo
Per
i contratti di locazione l'imposta di
bollo è dovuta in maniera fissa pari a € 16,00 ogni quattro facciate di
25 linee ciascuna o comunque ogni 100 righe
Da
ricordare inoltre la marca di € 2 sulla ricevuta per il pagamento dell'affitto.
Adeguamento Istat
Nel
caso di versamento annuale della tassa, se il contratto prevede un adeguamento Istat, l'imposta di registro deve
essere ricalcolata tenendo conto della rivalutazione del canone.
Viceversa,
nel caso di pagamento in un'unica soluzione non si tiene conto della rivalutazione
annuale.
Cessioni, risoluzioni e proroghe
Per
le risoluzioni e le cessioni senza corrispettivo dei
contratti di locazione di immobili urbani con durata pluriennale, l'imposta si
paga nella misura fissa di € 67,00.
Per
le cessioni di contratti in presenza di corrispettivo si applica un'aliquota di
registrazione del 2%.
Negli
altri casi (per esempio, locazione di immobili non urbani), l'imposta si
applica ai canoni ancora dovuti nella misura del 2% o dello 0,5% se si tratta
di fondi rustici. Gli interessati (locatore e conduttore) devono versare
l'imposta dovuta in un'unica soluzione, entro 30 giorni e, nei successivi 20,
presentare l'attestato di versamento all'ufficio dove era stato presentato il
precedente contratto.
La
proroga del contratto di
locazione di immobili ad uso abitativo può essere registrata pagando l'imposta
anno per anno oppure in un'unica soluzione per l'intero periodo di durata della
proroga.
L'imposta di registro, così come l'imposta di bollo, non è dovuta se si
aderisce alla cosiddetta 'cedolare
secca'.
Quando
si sceglie di pagare l'imposta di registro anno per anno, la tassa per gli anni successivi può risultare anche di
importo inferiore a € 67,00.
Le
informazioni qui fornite si intendono a carattere puramente indicativo; per le
aliquote aggiornate e per la compilazione dei modelli di presentazione sarebbe
opportuno farsi assistere da un agente immobiliare abilitato.
Articolo
visto sul web
19-06-2015
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