22 ottobre 2015

Cessioni risoluzioni proroghe, ultime novità


Con la legge di Stabilità 2016 cambiano i termini per comunicare all’Agenzia delle Entrate cessioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. Prima la comunicazione doveva avvenire entro 20 giorni, adesso entro 30. Se il provvedimento viene confermato dal Parlamento, il nuovo termine scatta dal 1° gennaio 2016.
Il decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158 
Tutto nasce con il Dlgs 158/2015 che, in attuazione della legge delega fiscale n.23 del 2014, ha riformato il sistema sanzionatorio tributario. Esso riforma anche la disciplina sanzionatoria relativa alla risoluzione anticipata, alla cessione e alla proroga del contratto di locazione e di affitto di beni immobili, anche nell’ipotesi in cui questi siano soggetti a cedolare secca. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 ottobre.
L’entrata in vigore
L’entrata in vigore delle nuove disposizioni è il 1° gennaio 2017, ma il Ddl Stabilità ha previsto un anticipo al 1° gennaio 2016.
Il termine di 30 giorni
Il decreto introduce la previsione secondo cui la comunicazione relativa alle cessioni, alle risoluzioni e alle proroghe, anche tacite, del contratto di locazione deve essere presentata entro il termine di 30 giorni all’ufficio presso cui è stato registrato il contratto di locazione.
Oltre all’introduzione espressa dell’adempimento comunicativo viene individuata, al comma 1-bis, la sanzione applicabile nelle ipotesi in cui il contribuente non esegua, in tutto o in parte, il relativo versamento.
Viene poi rimossa la previsione, contenuta nel comma 2 dell’articolo 17 del Dpr 131/86, in forza della quale il contribuente è tenuto a presentare l’attestato di versamento relativo alle cessioni, alle risoluzioni e alle proroghe all’ufficio del Registro, presso cui è stato registrato il contratto, entro 20 giorni dal pagamento.
I contratti di locazione soggetti a cedolare secca
L’articolo 17 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158, inserisce una previsione per i contratti di locazione per i quali è stata esercitata l’opzione per l’applicazione dell’imposta cedolare secca. Per creare un trattamento sanzionatorio completo anche per questo tipo di contratti di locazione, viene previsto che, in caso di mancata presentazione della comunicazione relativa alla risoluzione del contratto di locazione per il quale è stata esercitata l’opzione per l’applicazione dell’imposta cedolare secca entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento, si applica la sanzione in misura fissa pari a euro 67, “ridotta a euro 35 se presentata con ritardo non superiore a trenta giorni”.
Fonte: idealista.it
22-10-2015

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Legge di stabilità, novità sulla casa


Il Consiglio dei Ministri ha approvato la tanto attesa legge di stabilità 2016. Confermando le promesse della vigilia, Renzi ha introdotto nel provvedimento importanti misure per la casa: l'abolizione delle tasse sulle prime abitazioni e la proroga del bonus ristrutturazioni
Legge di stabilità 2016 ristrutturazioni - Anche per il 2016 viene rifinanziato il bonus ristrutturazioni. Le detrazioni passeranno dal 36 al 50%. Prorogato anche il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, così come l'ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica. Nel comunicato finale di Palazzo Chigi  "viene aumentata dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, confermando l'attuale livello di agevolazione. La detrazione viene mantenuta anche per l'acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici. Si conferma al 65% il cosiddetto 'ecobonus', la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili".
Oltre a confermare le detrazioni dello scorso anno, c'è anche un'estensione degli incentivi agli ex Iacp per aumentare le prestazioni energetiche delle case popolari.
Legge di stabilità tasse sulla casa - Il nuovo provvedimento cancella la Tasi sull'abitazione principale e l'Imu sulle case di lusso e sui terreni agricoli di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli. Via anche l'imposta sugli imbullonati, per un costo totale di oltre 4 miliardi. Per compensare il mancato gettito, sono garantiti trasferimenti ai sindaci. Parte del gettito verrà dall'Imu oggi pagata da capannoni e alberghi e che dall'anno prossimo verrà girata al fondo di solidarietà comunale. 
In nome della "semplicità" l'anno prossimo Tasi e Imu sugli immobili diversi dall'abitazione principale continueranno a convivere e non saranno unificate.
Commentando ai microfoni di Radio 24, le misure approvate nel Consiglio dei Ministri,  Renzi ha detto che "non ci saranno aumenti di altre imposte dopo l'eliminazione dell'Imu". L'abolizione della Tasi sulla prima casa "non comporterà aumenti di altre imposte".
Fonte: idealista.it

22-10-2015
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