Tra i vari certificati che la legislazione italiana richiede c’è
anche il certificato di conformità degli impianti relativo ad un bene immobile.
La certificazione di conformità degli impianti riguarda soprattutto
la normativa in materia di sicurezza.
Questo tipo di certificato riguarda prevalentemente l’impianto del
gas e quello elettrico (in senso ampio anche gli impianti di allarme e di
condizionamento).
A differenza della certificazione energetica, la certificazione
degli impianti non è richiesta per la validità dell’atto di compravendita; le
parti possono liberamente stipulare un contratto di compravendita di un
immobile privo delle certificazioni di conformità degli impianti.
Se però l’immobile è destinato all’attività
lavorativa/produttiva o all’apertura al pubblico, la normativa in materia di
sicurezza impone al proprietario, ed in ogni caso al datore di lavoro, di
dotare l’immobile di impianti a norma. Pertanto la certificazione di conformità
degli impianti benché non strettamente richiesta per la compravendita degli
immobili sarà comunque necessaria per il successivo utilizzo dell’immobile; chiaramente
la presenza o meno della certificazione di conformità degli impianti è
un’informazione importante per la determinazione del prezzo dell’immobile in
caso di compravendita.
In caso di acquisto di immobile privo delle relative
certificazioni è consigliabile informarsi circa i costi dell’adeguamento
a norma degli impianti.
La certificazione, redatta da un tecnico, non viene allegata
all’atto di compravendita ma, quando è stata fatta, viene solitamente
consegnata all’acquirente al momento della consegna dell’immobile. Nell’atto di
compravendita redatto dal notaio sarebbe quindi buona norma indicare l’avvenuta
consegna della certificazione, la presenza o l’assenza di tale certificato.
Il notaio, si accerta della sussistenza o meno della
certificazione o di accordi particolari da inserire nel contratto, informando
altresì le parti circa la normativa in vigore. La legislazione italiana infatti
prevede che, in assenza di diverso accordo, la parte venditrice è tenuta a
garantire alla parte acquirente la conformità degli impianti alla normativa vigente,
potendo quindi pretendere il relativo adeguamento a cura e spese della parte
venditrice; in caso di deroga è necessario quindi evidenziare nell’atto in modo
espresso il diverso accordo delle parti.
Se si tratta di fabbricati di nuova costruzione le dichiarazioni
di conformità degli impianti fortunatamente per gli acquirenti rappresentano la
condizione indispensabile per il rilascio del certificato di agibilità.
Oltre ad essere condizione per il rilascio del certificato di
agibilità, è ancora più importante per la sicurezza personale dell’acquirente
utilizzatore dell’immobile, per le conseguenze derivanti dalla responsabilità
civile e/o penale del proprietario in caso di incidenti, per la successiva
rivendita dell’immobile ed infine, dato che può essere difficile trovare
copertura assicurativa in caso di immobili con impianti non conformi, può
essere determinante per ottenere finanziamenti dal sistema bancario.
Fonte: web
29-12-2014
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