20 maggio 2015

Segnali positivi per mutui nel primo quadrimestre 2015

Il primo quadrimestre 2015 è stato certamente caratterizzato da un forte incremento “di fiducia” da parte dei potenziali acquirenti casa i quali, confortati da valori immobiliari ancora “bassi”, tassi ai minimi di sempre, rinnovata volontà da parte delle banche a concentrarsi sugli impieghi e spread decisamente contenuti, sono tornati a considerare l’“acquisto casa” operazione non solo “possibile” ma assolutamente conveniente.
Per la prima volta da lungo tempo la scelta dei clienti (anche a seguito di nostra attenta consulenza pre-mutuo) è ricaduta sui mutui a tasso fisso, complici il crollo degli irs sulle scadenze medio-lunghe e gli spread decisamente allettanti proposti da buona parte degli operatori bancari. Queste due componenti hanno trovato la loro massima espressione nel recente aprile, mese nel quale la maggior parte dei clienti che si è affidata al nostro servizio ha potuto rogitare a tassi finiti sul fisso notevolmente inferiori al 3%, un livello che appariva impensabile solo fino a pochi mesi fa (e che riteniamo sarà verosimilmente difficilmente auspicabile per gli ultimi due mesi primaverili)
Ha proseguito molto sostenuto l’interesse anche nei confronti delle soluzioni “di nicchia” quali “mutui a rata costante” (anch’essi giunti a spread straordinariamente bassi e perfetti per la tipologia di cliente “lavoratore dipendente”) e “mutuo risparmio”, formula quest’ultima che permette di arrivare addirittura all’azzeramento totale dello spread collegato al mutuo e che continua ad ottenere enorme successo, soprattutto tra i clienti in grado di sostenere operazioni con ltv inferiori al 70%.
Sottolineiamo sempre che queste formule  sono spesso impossibili da conoscere da parte dei potenziali acquirenti casa ( in primis poiché la loro banca di provenienza, non possedendo tali prodotti, non può ovviamente proporli o in seconda istanza poiché i prodotti stessi sono distribuiti esclusivamente da società di mediazione creditizia) ed è dunque fondamentale, a nostro modesto avviso, che le agenzie immobiliari, se realmente credono nel dictat di “fornire un servizio evoluto ed a 360 gradi al compratore”, si liberino della convinzione, obsoleta e spessissimo confutata dai fatti, secondo cui “il cliente finanziabile dalla propria banca è bene che si limiti a quell’offerta e si guardi il meno possibile intorno”. In un mercato come quello attuale, fortemente competitivo, nuovamente attento al “prodotto mutuo” e che presenta macroscopiche differenze tra banca e banca, non solo a livello di tassi riservati al cliente ma più in generale di velocità e snellezza nella gestione delle pratiche, va piu’ che mai rimarcato che “abbandonare a sé stesso” il cliente sull’aspetto inerente alla sua finanziabilità è scelta pressoché sempre perdente non solo per il cliente stesso, che sarebbe magari finanziabile a condizioni notevolmente migliori presso altro istituto (uno spread inferiore anche solo dello 0,2% su di un mutuo trentennale da 100.000 euro si concretizza in un risparmio medio di circa 4000 euro per il mutuatario, non è cifra irrisoria) ma per l’agenzia stessa, che crediamo prediliga portare a rogito velocemente, con certezze e senza intoppi un cliente felice e soddisfatto del servizio riservatogli nella sua totalità (mutuo compreso).
Ultima annotazione importante quella relativa alla nuova formula dei “contratti indeterminati a tutele crescenti” poiché stiamo portando a rogito i primi clienti interessati da tale formula contrattuale. La buona notizia è che un buon numero di banche ci sta confermando che il reddito degli interessati viene calcolato al 100% ai fini della sostenibilità rata/reddito.
Fonte: mutuiefuturo - mf141.it

20-05-2015


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