La stretta agli affitti in nero arriva dalla Legge di Stabilità 2016. Una modifica
alla legge va infatti a sostituire una delle norme contenute che consentiva
all’inquilino che denunciava al fisco la mancata registrazione del contratto di
affitto di ricevere un premio. La modifica che ha introdotto il Senato
prevede l’obbligo da parte del proprietario di registrare il contratto di
affitto entro 30 giorni dalla stipula permettendo al tempo stesso all’inquilino
di rivolgersi alle autorità giudiziarie, in mancanza di registrazione, per
determinare il canone minimo dovuto. Le
novità non finiscono qui: innanzitutto qualsiasi accordo volto a stabilire un
canone di locazione di importo superiore a quello stabilito nel contratto
scritto e registrato è nullo, come già prevedeva la normativa vigente.
L’inquilino, inoltre, può pretendere la restituzione di quanto versato in più
rispetto a quanto indicato nel contratto registrato. Tale richiesta va
presentata entro sei mesi dalla restituzione dell’immobile locato. La modifica all’articolo 13 della legge 431 del 1998,
porta ad introdurre l’obbligo di registrazione del contratto di locazione entro
30 giorni dalla sua stipula. Nei successivi 60 giorni il proprietario deve dare
una comunicazione documentata della registrazione, oltre che al conduttore,
anche all’amministratore di condominio che provvederà ad ottemperare l’obbligo
di tenuta dell’anagrafe condominiale. Anche se tali modifiche non potranno
andare a sanare le situazioni pregresse, poiché una norma precedente prevedeva
agevolazioni per chi denunciava affitti in nero è stata bocciata dalla Corte
Costituzionale, potrebbero rappresentare un ottimo deterrente contro il mercato
nero degli affitti.
Fonte: web
10-08-2016
10-08-2016
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