Il
20 febbraio 2015 (salvo proroghe) il consiglio dei ministri dovrebbe esaminare
la riforma del catasto e varare il decreto delegato con i criteri estimativi.
Alcuni
dei contenuti dello schema di decreto delegato sui criteri estimativi sono
stati anticipati anche dal sole 24 ore.
Sicuramente
verrà confermato l'impianto generale che i dirigenti delle entrate hanno
presentato nei giorni scorsi alla proprietà edilizia, alle categorie produttive
e ai professionisti, ma ci sono delle novità.
Queste
ultime partiranno dalla raccolta delle informazioni con cui alimentare le
funzioni statistiche che saranno usate per calcolare i valori fiscali di case, uffici,
negozi e pertinenze relative
Per quanto riguarda le unità senza planimetria verrà determinata
una superficie catastale convenzionale moltiplicando il numero dei vani per un
parametro di conversione variabile in base alla categoria; in questo caso spetterà poi alla proprietà segnalare
eventuali divergenze e rettificare tale dato (ovviamente a sue spese?).
Per ogni categoria di unità ordinaria sarà rilevato un set di
caratteristiche, che nel limite del possibile dovrà essere integrato a livello
locale; sarà sicuramente affidato ai comuni il compito di rilevare tali caratteristiche,
secondo piani operativi che dovranno essere predisposti; in caso di necessità,
quasi sicuramente ci sarà la possibilità di coinvolgere i professionisti sulla
base di convenzioni (e dietro rimborso spese).
Sarà possibile anche per i proprietari degli immobili trasmettere
online alle entrate e ai comuni le informazioni sui propri immobili, tramite
una specifica modulistica realizzata dall'agenzia delle entrate; quest'ultima invierà
questionari via internet ai proprietari e agli amministratori di condominio
anche per incrocio dei dati e questo sarà l’ingresso ufficiale delle nuove
tecnologie nella riforma in questione.
E’
prevista la riduzione dei valori e delle rendite di una quota fissa (30% per le
unità ordinarie e 20% per quelle speciali) e questo punta ad evitare che il
margine di rischio insito nelle funzioni statistiche porti alcuni proprietari
ad avere valori fiscali superiori a quelli di mercato; questo è un argomento
che dovranno valutare molto bene.
Probabilmente
(sicuramente) ci sarà una revisione decennale degli estimi; è prevista inoltre
la possibilità di adeguare gli estimi prima della revisione decennale; per
procedere a questo primo riallineamento si potrebbero utilizzare le variazioni
omi su base locale per le unità ordinarie e il coefficiente deflatore del pil
elaborato dall'istat su base nazionale per gli immobili speciali.
Articolo
trovato sul web
12-02-2015
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